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I fenomeni atmosferici in sardo: termini usati

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L’atmosfera, in seguito alla formazione di nuvole, può essere detta ari inturriàda (cielo irato), ari trua (cielo torbido), ari boiràttsa (cielo con nuvole alte isolate), ari krobèrta (cielo coperto), ari mala (cielo triste), ari bella (cielo limpido).

Venti

Bentu estu, maestrale, violento e di lunga durata, non nocivo d’estate perché non caldo, è però ritenuto nocivo nelle stagioni intermedie perché secca il suolo e le messi; gli effetti di questo vento forte e prolungato si notano dappertutto in Sardegna per la frequente inclinazione verso Sud-Est degli alberi e della macchia mediterranea; è il vento più adatto alla béntua, cioè alla spagliatura mediante ventilazione.

Bentu de sobi, scirocco, caldo e umido e perciò fastidioso e pericoloso d’estate; il suo spirare verso settembre si dice porti piogge prolungate e benefiche.

Tramuntàna o travuntàna, tramontana, assai freddo d’inverno,quando provoca precipitazioni nevose, brinate e gelate; è considerata utile durante il periodo di maturazione delle messi (maggio-giugno), per cui si dice che sa tramuntàna ingrànidi is loris (la tramontana fa maturare i cereali), mentre lo scirocco, in questo periodo e soprattutto in giugno (làmpadas), si dice che fa allampaiài il grano, cioè lo fa seccare prima della maturazione.

Bent’ ’e mari , libeccio,  piuttosto raro. Un forte vento è detto bentu disastàu , una tromba d’aria è detta bentu mui mui.

Nuvole

Le nuvole possono essere  paras (letteralmente «frati», nuvoloni),  nui grussa (nube spessa), abrebéis a brebéis (cielo a pecorelle),  fumàttsu (scampoli dopo un temporale), nebidàttsu (nubi basse o nebbia alta), nui krokkàda («nube coricata», cirro), prama («palma», cumulo), nui arrungiòsa (strato).

L’arcobaleno è detto cirikku ’e Nuéi (cerchio di Noè)

Pioggia, grandine e rugiada

Per la pioggia si usano delle specificazioni: temporàda (temporale), delùviu (diluvio), strossa (rovescio),  arrosìna (pioggia lenta), kropp’ ’e akkua («colpo d’acqua», rovescio improvviso), straccìa (pioggia con vento),  arrevacéddu (pioggerella).  Un’annata piovosa è detta annàda bushòsa , durante la quale il suolo si allenta (terra inkallàda, terra quagliata).

La grandine è detta landiréddu (piccola ghianda), la neve ni’, la rugiada arrósu (omofono del termine che significa riso, castigliano arròz), arrósu masku (rugiada maschia), si dice quando è fredda;  la brina è detta cibixìa biànka, e la gelata senza galaverna è detta cibixìa nièdda (brina nera).

Bibliografia: Giulio Angioni ( Sa Laurera- Il Lavoro contadino in Sardegna )

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