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Genn’e mari:ecco l’edizione n.19

In questo numero del giornalino l’argomento principale è dedicato alla chiesetta campestre di Sant’Antioco, situata nella strada rurale per Sanluri. Da sempre quella chiesetta, oramai sconsacrata, è stata utilizzata in occasione della festa in onore del Santo. Tempo fa molto venerato e divenuto anche patrono della Sardegna. Abbiamo chiesto la collaborazione di uno studioso di chiese campestri Maurizio Serra, che ringraziamo e che ha cercato per noi di recuperare i dati storici che esistono o sono esistiti e le storie che sulla chiesetta e sulla venerazione del santo si narrano e che sono rimaste ormai nella memoria di pochi anziani del paese.

Abbiamo immaginato come si svolgesse la festa, quali riti e usanze si praticavano nel periodo di massimo fulgore della chiesetta. Con la fantasia, ma sulla base dei ricordi e delle testimonianze, abbiamo immaginato “s’eremitanu” che, con la piccola chiave in suo possesso, apriva la porta di ingresso della chiesa ai fedeli ed ai passanti per una breve preghiera prima dell’inizio della giornata in campagna. Sempre con la fantasia abbiamo immaginato una piccola processione in onore del Santo, una immaginazione così fervida che sono state scovate anche alcune “foto”. Della chiesetta, si parla spesso, anche per l’intenzione di alcuni estimatori, di riportarla in auge, nonostante ne sia stata progettata un’altra nella strada Sanluri-Lunamatrona (mai ultimata per una antica leggenda che vuole il costruttore perire prima della realizzazione del tetto). Per il momento solo alcune pale eoliche fanno compagnia a quella che un tempo è stata una piccola chiesa di campagna, luogo di culto-rifugio per i viandanti.

A questo argomento principale si aggiunge una breve rassegna di “Dicius”, proverbi e detti in lingua sarda, raccolti ed interpretati da Agostino Piano. Come in ogni numero precedente, anche in questo non può mancare una breve raccolta dei fatti salienti che hanno coinvolto la nostra piccola comunità nel primo semestre del 2013. Buona lettura a tutti!”

La redazione del giornalino Genn’e mari

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