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Villanovaforru

Villanovaforru un paese da scoprire

Villanovaforru è un paese della Sardegna che dista circa 50 km da Cagliari e Oristano, situato tra i rilievi della Marmilla,  è agevolmente raggiungibile percorrendo la Statale 131 e svoltando al bivio segnalato .

Il piccolo centro ha concentrato le proprie energie nella valorizzazione delle risorse del suo territorio, riuscendo  così a diventare  un punto di riferimento culturale e archeologico di importanza internazionale.

Il paese, conta monumenti, palazzi e testimonianze archeologiche degne di attenzione.
Tra questi, la parrocchiale di San Francesco (sec. XVII) e, di fronte, l’ex edificio del Monte Granatico, di fine Ottocento, dove trova sistemazione il museo archeologico. Qui si trovano reperti che consentono di ricostruire il passato preistorico e storico della Marmilla.
Nei dintorni dell’abitato è interessante la chiesetta campestre di Santa Marina (sec. XIII), tappa d’obbligo è, a pochi metri dalla ultime case, il villaggio nuragico di Genna Mària, sovrastato dal suo nuraghe bastionato.

 paese villanovaforru

Museo e parco archeologico Genna Maria

museo villanovaforruIl Museo Archeologico di “Genna Maria” si trova nel centro storico di Villanovaforru ed è posizionato in un’elegante palazzina ottocentesca, utilizzata anticamente come “Monte di soccorso”. In esso sono esposti i reperti rinvenuti nell’omonimo complesso nuragico, rispettando le associazioni originarie che arredavano e rendevano funzionali i vari ambienti del villaggio.

Le vetrine espongono un vasto repertorio di vasi, strumenti litici e metallici riferibili alle attività legate alla sussistenza della comunità stanziata sulla collina. L’esposizione documenta il fermento delle attività quotidiane legate all’agricoltura e all’allevamento nonché alla caccia di una piccola comunità rurale del X-IX sec. a. C.. Nel piano superiore sono esposti i reperti provenienti dai siti del territorio della Marmilla compresi in un arco di tempo che va dal Neolitico all’età Bizantina.

La scelta espositiva dei reperti esalta il rapporto tra gli oggetti d’uso e gli ambienti di rinvenimento, ricostruendo la vita all’interno di un’abitazione di tremila anni fa.

Tra i reperti fittili più significativi gli strumenti di dominio del fuoco quali fornelli portatili, portabraci, alari, coppe di cottura sostitutive del forno. Le brocchette askoidi si confrontano con reperti analoghi rinvenuti nella Toscana marittima, a Creta e (frammentari) in altre località del Mediterraneo (Cartagine) e della Costa Atlantica (Cadice).

ORARI APERTURA

DAL MARTEDI ALLA DOMENICA:

Ore 9.30 – 13.00; 15.30 – 18.00 dal 01 ottobre al 31 marzo

Ore 9.30 – 13.00; 15.30 – 19.00 dal 01 aprile al 30 settembre

LUNEDÍ CHIUSO

Info:

Telefono: 070.93.000.50

mail: museogennamaria@tiscali.it

Web: www.gennamaria.it

nuraghe villanovaforruIl Complesso Nuragico di “Genna Maria” è all’interno di un parco alberato, ubicato sulla sommità di una collina a 408 m. s. l. m. a circa un km dal paese di Villanovaforru. In posizione eccezionalmente dominante, con un campo visivo che consente di spaziare senza soluzione di continuità dal Golfo di Cagliari a quello di Oristano, si può facilmente raggiungere a piedi tramite sentieri sterrati e in parte lastricati. L’Unità Introduttiva agli scavi è fornita di pannelli che illustrano le caratteristiche del complesso nuragico messo in luce dagli scavi sulla sommità della collina.

Il complesso nuragico è costituito da un nuraghe complesso trilobato circondato da un antemurale turrito costruiti e utilizzati in funzione di controllo del territorio fra il Bronzo Medio ed il Bronzo Finale (XV-XI sec. a.C.). Un episodio di distruzione avvenuto intorno al X sec. a. C. riduce il bastione trilobato alle dimensioni attuali che superano di circa 7 metri di elevato.

Nel IX sec. a.C. la collina viene rioccupata da un insediamento di capanne che vengono costruite al di sopra dei livelli delle antiche rovine.

Gli scavi di queste capanne hanno documentato un violento incendio e la loro conseguente distruzione avvenuta intorno alla fine del IX sec. a.C.. Tale evento ha causato la completa sepoltura e sigillatura dei reperti di cultura materiale delle abitazioni, reperti che, grazie allo scavo scientifico sono giunti fino a noi raccontandoci la storia della vita quotidiana di una popolazione nuragica dell’Età del Ferro.

ORARI APERTURA

DAL MARTEDI ALLA DOMENICA:

Mattina: ore 9.30 – 13.00

Pomeriggio: Il Parco Archeologico prevede l’apertura pomeridiana dalle 14.30 alle 17.00 nei mesi novembre, dicembre, gennaio, dalle 15.30 alle 18.00 nei mesi febbraio, marzo e ottobre, dalle 15.30 alle 19.00 nei restanti mesi.

LUNEDÍ CHIUSO

Info:

Telefono: 070.93.000.50

mail: museogennamaria@tiscali.it

Web: www.gennamaria.it

Chiese

La chiesa di San Francesco, dedicata al patrono di Villanovaforru,  è una delle poche che si sono conservate nello stile molto semplice che caratterizzava le parrocchie della Diocesi di Ales-Terralba fino al 1600. La chiesa è particolare per la presenza di tre cappelle tutte sullo stesso lato, successivamente nel 1940  fu aggiunta una cappella sull’altro lato, “la cappella degli uomini”.  Attorno alla chiesa era presente il cimitero e sotto la pavimentazione della chiesa sono state ritrovate e messe a vista le undici tombe probabilmente dei canonici che venivano sepolti all’interno della chiesa.

La chiesa di Santa Marina posta su un colle a sud – ovest del paese, è una chiesetta campestre immersa nel verde, situata appena fuori dal centro abitato, e costruita da maestranze locali nel 1280 in stile romanico pisano. La chiesetta, rinnovata nel 1583 e restaurata nel 1686, come attesta l’iscrizione riportata su una pietra murata sotto l’architrave, è provvista di una sola navata a cui si incrocia il transetto, di epoca posteriore, creando una pianta a croce latina.

santa marina villanovaforruLa devozione a Santa Marina è molto antica e particolarissima di Villanovaforru, perché alla Santa non è dedicata altra Chiesa in Sardegna.

Nonostante i vari restauri la struttura conserva il suo fascino, aggraziato ulteriormente dalla felice posizione, quasi a proteggere l’abitato sottostante, alla santa particolarmente devoto. Sulla destra della Chiesa sono state costruite “Is Cumbessias” che ospitano alcuni artigiani e un anfiteatro.

La festa religiosa viene celebrata il primo lunedì dopo Pasqua (Pasquetta) e in estate il 16 e 17 luglio.