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Amarcord:l’inaugurazione del campo sportivo

Il Cagliari a Villanovaforru

Correva l’anno 1982, l’Italia del pallone in quella caldissima estate ci regalò il Mondiale; Amarugi, il presidente del Cagliari ci omaggiò con Uribe, considerato il giocatore più forte al mondo dopo Maradona e Zico.

Non contento acquistò “El Piscador” Victorino, il bomber dell’Uruguay messosi in mostra nel Mundialito dell’ottanta.

cagliari calcio villanovaforru

La pioggia in quella fredda giornata autunnale cadeva incessantemente, ma nessuno dei seimila, chissà settemila spettatori sembrava bagnarsi. Riva, si proprio lui “rombo di tuono” uscì dagli spogliatoi ed il pubblico esplose in un boato assordante: la “bandiera” del Cagliari continuava a sventolare anche dopo la cessazione della carriera agonistica.

Migliaia di giovani con carta e penna cercavano di ottenere gli autografi dei propri beniamini: “Piras, si quello è Piras, guarda c’è Pileggi, Restelli ….”.
La partita tra i rossoblù ed una rappresentativa della marmilla finì 11 a 1. Protagonista indiscusso fu Victorino, il giorno dopo “L’Unione Sarda” sottolineò a caratteri cubitali il risveglio del bomber uruguaiano, il tempo dirà che la favola del “Piscador” finirà qui, a Villanovaforru (in campionato non riuscì mai a segnare).
La festa continuò, dopo la scorpacciata di gol seguì quella del maialetto arrosto e del buon vino locale.

I segni dei tacchetti di quella battaglia sullo stadio comunale di Villanovaforru rimasero a lungo, e sulla scia dell’entusiasmo la squadra locale l’anno successivo ottenne una storica promozione.

Il Cagliari nella stagione 1982/83 retrocesse pur avendo ottenuto 26 punti, fatale fu la sconfitta per 2 a 0 con l’Ascoli condotto da Carletto Mazzone.