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Su piriciolu: la rassegna a Villanovaforru il 10 novembre

Il vino dei poveri: alla riscoperta delle tradizioni sarde

Una delle manifestazioni più attese in Sardegna: la rassegna de su “piriciò”, si volgerà a Villanovaforru il 10 novembre. L’appuntamento è per le ore 19.00 sul sagrato della Chiesa di San Francesco D’Assisi. La manifestazione, giunta alla settima edizione, nasce con l’intento di riscoprire le tradizioni e i principi della tradizione contadina, e di promuovere l’unicità e genuinità dei prodotti alimentari sardi. Su piriciolu può essere visto come uno dei simboli della povertà, che ha caratterizzato la cultura contadina o può essere anche interpretato come simbolo di sopruso; essendo il vino che is meris davano a is serbidoris, poiché questi non erano ritenuti meritori di bere un vino fatto di sola uva.

Il comitato spontaneo “La Confraternita di Don Piriciò” organizza la manifestazione utilizzando su piriciolu come simbolo e bandiera di quei gusti e sapori che la globalizzazione e la massificazione cercano di far sparire.

La manifestazione è resa possibile grazie ai produttori di vino locali che offrono gratuitamente il loro prodotto per essere degustato, criticato dai partecipanti e giudicato da una giuria di esperti. L’evento è patrocinato dal Comune, la Pro Loco e l’associazione culturale “Su Enau”.

Come si produce su piriciolu?

Composizione: 25% uva macinata; 25% mosto; 50% acqua

Il tutto messo in un tino e coperto perché non prenda aria. Rimestare quotidianamente, da minimo di un giorno a un massimo di tre giorni consecutivi. Trascorsi i quali, va torchiato e messo a fermentare in barrique. Tre settimane e si può bere.