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Strada statale costruita con i veleni della miniera?

La notizia shock rimbalza dalle  agenzie di stampa, i  carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Cagliari, infatti,  hanno depositato alla procura della Repubblica cagliaritana un’informativa sui presunti veleni dell’ex miniera d’oro di Furtei utilizzati per costruire il nuovo tratto della strada statale 131, tra il chilometri 41 e il chilometro 51, tra Sanluri e Villanovaforru.

Dalle caditoie colano rigagnoli color ruggine di percolato.   Secondo le ipotesi al vaglio dei militari e ora del sostituto procuratore della Repubblica cagliaritana Marco Cocco, il materiale sospetto sarebbe stato mescolato al cemento per costruire ponti, tratti della strada e in particolare il cavalcavia al chilometro 48,9 della statale “Carlo Felice”. Gli inerti provengono – secondo l’accusa – dall’impianto minerario di Furtei, dove veniva estratto oro prima della chiusura decisa dalla societa’ Sardinia Gold Mining, ora in amministrazione fallimentare.

L’appalto per quel tratto di strada era stato vinto dalla multinazionale del cemento Todini, con sede a Roma, ma la procura avrebbe appurato che a realizzare la parte di strada sotto inchiesta sarebbe stata una ditta che lavora in subappalto. Il rifornimento da parte di quest’ultima ditta alla miniera di Furtei sarebbe gia’ stato riscontrato dai carabinieri guidati dal capitano Angelo Murgia, ma alla magistratura resta da capire se il materiale sia stato bonificato per renderlo inoffensivo oppure se quel procedimento sia stato saltato. (fonte Agi)